Domenica 03 Gennaio ’21, la Santa Messa sarà celebrata alle ore 8.30 nella chiesa di S. Pietro.
Brani della domenica del SS Nome di Gesù
Asperges me | Kyriale pag. 6 |
Kyrie – Gloria – Sanctus – Agnus Dei (Missa VIII – De Angelis) | Kyriale pag. 36 |
Credo III | Kyriale pag. 72 |
Communio – Jesu dulcis memoria | Cantus Selecti pag. 38 |
Finale – Ecce nomen Domini | Kyriale pag. 33 |
Domenica del santissimo nome di Gesu’
(At 4,8-12; Lc 2,21)
Belluno, chiesa di s. Pietro, 3 gennaio 2021
E’ ben giusto -come è stato cantato nell’antifona d’Introito- che “nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi, in cielo, sulla terra e nell’inferno”, perché quel nome è il nome del Dio fatto uomo. Non c’è nome più grande, più santo e più salvifico del nome di Gesù; chi può dire d’avere un nome pari a quello? E’ il nome dal potere di compiere miracoli: nell’epistola ci è stato detto che fu per l’invocazione del nome di Gesù che l’apostolo Pietro guarì lo storpio alla porta del tempio di Gerusalemme. Lo storpio gli chiese l’elemosina, e Pietro gli rispose: “Non possiedo né argento né oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesù Cristo, il Nazareno, cammina”, e lo storpio balzò in piedi guarito (cfr At 3,1-10).
Quel nome fa tremare l’inferno, lo tiene soggiogato, vinto per sempre. ‘Gesù’ è il nome del trionfatore, di colui che con il suo sacrificio sulla croce ha sottomesse le forze diaboliche, ha aperto le porte del paradiso all’umanità e le ha ridato speranza. Nella liturgia, al ricorrere del nome di Gesù, siamo invitati a fare un inchino col capo; così, ad esempio, due volte nel canto del ‘Gloria’, una volta nel canto del ‘Credo’, alla conclusione degli ‘Oremus’, quando il sacerdote nomina il nome di Gesù e piega il capo.
Evidentemente il nome indica la persona; e a quella persona noi dobbiamo tutto. Ella è -come dice san Paolo nella lettera ai Colossesi- “l’immagine del Dio invisibile” (Col 1,15), e -come dice la lettera agli Ebrei- “l’irradiazione della sua gloria e impronta della sua sostanza, colui che sostiene tutto con la potenza della sua parola” (Ebr 1,3). Quando noi pronunciamo il nome di Gesù chiamiamo nientemeno che il Figlio di Dio.
Una pia pratica è la recita delle Litanie del nome di Gesù: “Gesù, figlio delle Vergine Maria, abbi pietà di noi; Gesù, pazientissimo, obbedientissimo, mite e umile di cuore, abbi pietà di noi; Gesù, buon pastore, tesoro di ogni credente, nostro rifugio, nostra via e nostra vita. modello di ogni virtù, pieno di zelo per le anime, abbi pietà di noi”.
Conosciamo il significato del nome di Gesù; significa ‘Dio salva’. In ‘Gesù’ Dio salva, Dio porta guarigione, forza, speranza, fiducia, forza di bene. Pronunceremo quel nome con maggiore consapevolezza e con più fede.
don Giovanni Unterberger