Domenica 16 Giugno 2019, la Santa Messa sarà celebrata alle ore 8.30.
Brani della Domenica della SS.ma Trinità
Asperges me | Kyriale pag. 6 |
Kyrie – Gloria – Sanctus – Agnus Dei (Missa XI Orbis factor – In Dominicis per Annum) | Kyriale pag. 46 |
Credo I | Kyriale pag. 72 |
Communio – Firmator Sancte (alla SS.ma Trinità) | Cantus Selecti pag. 83 |
Finale – Salve Regina |
L’omelia di don Giovanni è scaricabile dal link: http://demamah.it/?p=5097
Festa della santissima trinità
(Prov 8,22-31; Rm 5,1-5; Gv 16,12-15)
Duomo di Belluno, 16 giugno 2019
Festa della Santissima Trinità, tre Persone e un unico Dio: mistero al di là di ogni nostra esperienza. La nostra esperienza coglie le persone come realtà a sé stanti, esistenti separate l’una dall’altra; per cui non riusciamo ad immaginare come tre persone, le Persone divine -il Padre, il Figlio e lo Spirito Santo- possano essere un solo Dio e non tre dèi. Accogliamo il dato per fede, perché ce lo dice la Sacra Scrittura, che è Parola di Dio.
Può aiutarci, in qualche misura, l’immagine di una famiglia, che pur essendo formata da più persone, è un’unica famiglia. San Patrizio, l’evangelizzatore dell’Irlanda (385-461), cercava di far capire il mistero della Santissima Trinità con l’immagine del trifoglio: tre foglie collegate da un unico stelo.
Benché le divine Persone operino tutto insieme, in perfetta comunione e unità, ciascuna ha un suo compito specifico: il Padre è il Creatore, il Figlio è il Redentore, lo Spirito Santo è il Santificatore.
Tutto è uscito dalle mani del Padre; ogni cosa esistente è fattura sua, è creatura sua; egli ne è il principio e l’origine. A causa del peccato la creazione, e in particolare l’umanità, si era rovinata e corrotta; aveva bisogno d’essere restaurata e salvata. Il Figlio venne a redimerla e a rinnovarla, a riportarla alla comunione con Dio. Con la morte in croce e la risurrezione, Cristo, Verbo incarnato, ci ha redenti. Quella redenzione doveva venire applicata a tutti gli uomini, agli uomini di tutti i luoghi e di tutti i tempi, così che non rimanesse senza frutto: è il compito dello Spirito Santo. Lo Spirito Santo rende efficace per le nostre anime il sacrificio della morte in croce di Cristo; rende viva la sua parola; ci istruisce, ci guida, ci plasma e conforma a Cristo; apre i nostri cuori alla salvezza che Cristo ha operato.
Siamo infinitamente amati dalle tre Persone della Santissima Trinità; siamo stati, e siamo, continuamente oggetto delle loro cure. Senza quelle Persone non esisteremmo; non avremmo futuro; saremmo perduti. Lode, quindi, onore, gloria e amore alla Santissima Trinità!
Noi onoriamo il Padre ogni volta che trattiamo bene le cose; tutte le cose, anche le più piccole e quotidiane, quelle a cui quasi non diamo importanza, perché tutte sono uscite dalle sue mani, dalla sua volontà, dal suo buon volere; e noi le dobbiamo ricevere da lui con riconoscenza e gratitudine.
Onoriamo il Figlio ogni volta che facciamo memoria della sua Incarnazione, del suo essere vissuto tra noi, e in particolare della sua croce; dell’essersi presentato al Padre caricato, lui, dei nostri peccati, perché noi fossimo perdonati. Lo onoriamo ogni volta che facciamo bene il segno della Croce; che baciamo un crocifisso che teniamo, in casa, a portata di mano; ogni volta che viviamo il venerdì come giornata speciale che fa memoria del suo sacrificio.
Noi onoriamo lo Spirito Santo quando ascoltiamo la sua voce, prendiamo coscienza di essere da lui abitati, Ospite d’onore nei nostri cuori; e gli prestiamo attenzione, obbedienza, nel desiderio di non disgustarlo in nulla e di assecondare la sua opera di santificazione in noi.
La Santissima Trinità, Padre, Figlio e Spirito Santo ci ama; nessuno ci ama e ci è benefattore più di lei; forse che non l’ameremo? forse che non le saremo riconoscenti? forse che il nostro pensiero e il nostro cuore non si fisseranno e stabiliranno sempre di più in lei?
don Giovanni Unterberger